Savoir-faire: catena stampata

Risalente agli inizi del XIX secolo, la catena stampata è una tecnica che trova le proprie origini nel processo di tintura indonesiano Ikat. Si tratta di una lavorazione artigianale che coniuga l’arte della stampa a quella della tessitura, dando vita a un motivo dai caratteristici tratti sfumati. Nota anche come chiné o chiné à la branche, la tecnica divenne popolare nella seconda metà dell’Ottocento in Europa, e in particolare alla corte di Francia, affascinata dall’esotismo dei disegni e dei tessuti orientali. La catena stampata è oggi usata da artigiani ed esperti che collaborano con Dedar per dare vita a tessuti che coniugano savoir-faire espressivo e tessile. Questa lavorazione, articolata e minuziosa, inizia con la stampa del motivo sui soli filati d’ordito, prima della tessitura. I fili, posizionati con cura e precisione tra due cilindri, vengono pressati a una temperatura di 180 gradi: grazie al calore, il disegno viene trasferito sui filati. L’ordito viene poi posizionato sui telai jacquard e intrecciato a una doppia trama: una fine e luminosa, l’altra composta da un filato più corposo. Dalla tessitura delle due trame con i fili d’ordito stampati, il motivo si definisce, dando forma al tessuto Nenufar, un giardino popolato da ninfee, dal tratto pittorico, vibrante nei contorni e prezioso nella tecnica. | Photo credit: Giulio Ghirardi

I fili d'ordito stampati vengono posizionati con cura su telai jacquard. 

Una trama doppia viene preparata per la tessitura. 

I fili di ordito e di trama si intrecciano sui telai jacquard. 

I licci muovono ritmicamente i fili di ordito. 

Il disegno di Nenufar prende forma. 

Le mani esperte degli artigiani perfezionano il tessuto. 

L'impressione di un giardino emerge grazie al minuzioso savoir-faire.