Villa Necchi Campiglio, Milan

Una casa-museo circondata da un giardino silenzioso, Villa Necchi Campiglio è stata costruita a Milano negli anni Trenta dall’architetto e urbanista Piero Portaluppi su incarico di Nedda e Gigina Necchi e di Angelo Campiglio, marito di quest’ultima. Considerata una delle espressioni più importanti dello stile razionalista italiano, la villa conserva buona parte gli arredi originali e presenta una straordinaria collezione d’arte che annovera opere dei principali protagonisti del secolo scorso, tra cui Claudia Gian Ferrari, Balla, Boccioni e De Chirico. Gli spazi minimali segnati da forme insolite testimoniano la rottura radicale con le forme canoniche del lusso altoborghese meneghino, ancora legato a un immaginario sette-ottocentesco.

La veranda-giardino d’inverno è l’ambiente più affascinante della villa, concepita come un salotto verde che crea continuità tra esterno e interno con due pareti interamente finestrate adornate da piante. Qui, le creazioni tessili di Dedar si adattano con disinvoltura allo spazio, in un ambiente sospeso fra classico e moderno, traboccanti decori nobiliari e geometrie d’avanguardia.